Grazie ad un rottame che mi ha ceduto il nostro Vice Presidente Francesco Guido, sono riuscito a mettere insieme un esemplare unico mai visto in precedenza.
Si tratta di un 211/N II° versione che nel carter riporta una misteriosa classificazione (ART.N.6456) numero questo che si ripete anche per altri modelli tra i quali HAWTHORNE 60-6456, 409/SL ART.N. 6456 ecc.
A cosa si riferisca, ad oggi non ci è dato sapere: come sempre invito tutti coloro che leggono queste righe, a farci pervenire qualsiasi informazione in merito, grazie.
Veniamo agli aspetti tecnici.
Questo esemplare presenta come spesso accade alcune sorprese, la più evidente è quella della manovella. - Questa è di seconda generazione (per maggiore comprensione, quella costituita da un braccio alle cui estremità si trovano due sfere). Si tratta anche di una versione alquanto rara perché girevole. Caratteristicamente corta, poichè altrimenti sarebbe entrata in contatto con la leva del comando scatto durante la rotazione (vedi foto 6).
Personalmente credo che si tratti di uno dei primi maldestri tentativi di modificare la precedente manovella particolarmente complicata e costosa. Il problema maggiore, il più evidentemente, è il braccio sfavorevole, in caso di recupero gravoso si sarebbe corso il rischio di romperla.
Ultima considerazione per i soliti scettici, per consentire l'alloggiamento di questa particolare manovella, si era provveduto alla tornitura della parte terminale del supporto, del mozzo della corona (vedi foto 8). La stessa comunque venne frettolosamente sostituita con altra decisamente accresciuta.
- Altro dettaglio che in precedenza era sfuggito a tutti noi è la forma del corpo. La parte sommitale dello stesso, dove si congiunge con la girante, (sul lato destro vedi foto 8), presenta un lobo creato per ottenere lo spazio per la vite del coperchio. Anche questo verrà ben presto modificato.
– Non trascurabile è la presenza della bobina in metallo, ancor di più perché marcata 226/A, un articolo mai visto montato su alcun altro modello Ofmer.
– Ultimo particolare rilevato, è la dimensione della scritta "MADE IN ITALY" che risulta più piccola rispetto alle versioni successive.
Per ulteriori esposizioni, vi rimando al testo del 211/N II° versione.
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Renzo Di Paolo - Luglio 2016 |
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