Ho impiegato quasi due settimane, per tentare di risolvere il problema che affligge questo modello, la intercambiabilità dei particolari.
Non avendo alcun riferimento certo (cataloghi, part list o documenti in genere), mi sono basato su quindici esemplari in mio possesso, l’esperienza di collezionista Ofmer, la competenza di riparatore, e l’immancabile supporto dei volumi di Silvano Baraldi, per determinare almeno i componenti di questo mutevole mulinello.
|
All’inizi degli anni sessanta, usciva il primo modello di N/22, pressochè identico ai precedenti 13/A, e 266/E (II° vers.), hanno tutti il carter piatto.
E’ anodizzato “grigio-verde”, la manovella fissa come tutti i modelli N/22 ( faccio notare che questa era una versione economica quindi come tale doveva montare questo tipo di manovella).
La bobina particolarmente fragile motivo questo per il quale montato su questi mulinelli si trova di tutto ( 268, 270/A, ecc.) marcata 266/E (61,5x28), a baionetta in bakelite, ha i dischi frizione interni ad una sola fresatura, e le costole di rinforzo nella parte inferiore.
Il cicalino è di forma triangolare, ed il pomo frizione tipico a zigrinatura parallela. La corona supporta un ingranaggio a denti di sega per il sistema antiritorno.
Renzo Di Paolo - giugno 2013 |
|