Si tratta di un singolare esemplare di MIGNON 33 al quale però manca proprio il segno verbale, il nome del modello, mi piace immaginare che dovessero ancora concepirlo. Ho individuato in questo prototipo peculiarità che mi hanno spinto a chiedere l'intervento del massimo esperto CarGem l'amico e collezionista Claudio Urbano il quale ha confermato l'interezza delle mie rilevazioni.
Prima di proseguire un doveroso ringraziamento va all'Amico e collezionista Simone Centinari il quale mi ha dato l'opportunità di esaminare questo particolare campione. |
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Comparazione con un classico "prima versione" di colore blu. |
Analizzando i "tratti somatici" ci si accorge immediatamente che siamo davanti ad una delle primissime versioni prodotte dallo stabilimento di Gemonio, come da elencazione: |
- la bobina in metallo, non ha la scritta MADE IN ITALY al suo interno ed è sprovvista della guarnizione in ciniglia;
- l'archetto ha un terminale cilindrico di forma classica con innesto dell'arco tangente alla circonferenza tipica dei modelli 17, 22 ecc. ma non nei 33 i quali presentano una forma più arrotondata definita a "goccia";
- il guidafilo è in agata come nelle successive ma il dado di fissaggio dell'archetto e l'eccentrico sono esclusivi;
- la camma é sagomata con un insolito profilo a 90° e non monta il tipico "ammortizzatore" che invece ritroveremo nelle ulteriori versioni;
- il coperchio della cassa ha l'interno liscio mentre nei seguenti verrà rinforzato con un reticolo di nervature;
- la manovella è di dimensione e forma diverse, non è trattata contro la corrosione e presenta un particolare attacco all'asse della corona, la zigrinatura è parallela e molto profonda in seguito diventerà spinata e meno accentuata, al posto del tradizionale dado di bloccaggio della corona ad intagli, monta un normale controdado esagonale.
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Infine, è necessario spendere due parole a riguardo del minuscolo piede di appena 44 mm il quale ha l'interno liscio (verrà presto sostituito con quello rigato). Voglio esprimere una considerazione personale a proposito di questo ultimo dettaglio; all'epoca le canne da pesca avendo le ghiere di fissaggio del mulinello scorrevoli (non filettate) non avrebbero avuto problemi a bloccare una base così piccola, diversamente, nei moderni porta-mulinello utilizzati oggi questa operazione risulterebbe impossibile! |
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Profilo interno del carter laterale. |
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Dettagli manovelle |
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Eccentrici a confronto. |
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Piede con base liscia. |
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