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Ogni appassionato collezionista si lega per sempre ai propri cimeli e in qualche modo anche alla storia che li riguarda…
… per passione e per curiosità ho voluto indagare per ricostruire e allo stesso tempo documentare la nascita di questo blasonato marchio con sede a Torino.
Dunque, per certo sappiamo che il primo mulinello prodotto è stato il "Pelican 100" a partire dal 1947, così come riportato in un primissimo catalogo ZANGI (come da foto allegata), e per tale motivo si è da tempo ritenuto che la società fosse nata successivamente al secondo conflitto mondiale. |
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La reale storia di questo marchio risulta leggermente più articolata, grazie a quanto rilevato nelle copie dei documenti ufficiali ricevuti dalla Camera di Commercio di Torino, ho potuto appurare che la nascita della società è antecedente a quando ad oggi ritenuto: il primo atto ufficiale è datato 21 marzo 1942.
In questa data viene redatta una scrittura privata, registrata il 26 marzo del 1942 presso il "Consiglio Provinciale delle Corporazioni" (attuale Camera di Commercio - CCIAA), relativa alla cessione della società (officina meccanica) di proprietà dell' Ing. Giovanni Osvaldo Massimini di Giovanni al Sig. Veglio Zangirolami di Angelo nato il 15 febbraio del 1912 a Torino. La sede della società resterà la stessa: in via Rosmini n.9 a Torino.
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Solo tre giorni più tardi, il 24/03/1942, sempre presso il "Consiglio Provinciale delle Corporazioni" di Torino viene presentata anche l'iscrizione della società (Denuncia Ditta Individuale n.168576) come "Elettromeccanica Zangi - di Zangirolami Veglio" con la seguente descrizione: Officina elettromeccanica e meccanica leggera di precisione per la lavorazione e montaggio di parti staccate per apparecchi e motori d'aviazione e marini.
Viene dichiarato un numero medio di 15 operai (maschi)! |
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Essendo in pieno regime fascista, come ogni documentazione ufficiale, anche questa iscrizione è stata indagata ed approvata dal Podestà distrettuale con l'apposizione del timbro e della firma.
Inoltre è da evidenziare, che nello stesso documento viene dichiarato che il denunciante è di nazionalità "italiana-ariana" !
Da quanto documentato, risulta abbastanza chiaro che l'intenzione di Veglio Zangirolami fosse quella di poter sfruttare l'opportunità data dall'industria bellica e che, con il termine del conflitto, fu costretto a rivoluzionare la sua idea iniziale a partire dal 1946/1947, aggiungerei anche fortunatamente almeno per noi tanti appassionati !!
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E' del 1955, 17 marzo, la presentazione alla Camera di Commercio di Torino, della denuncia di modificazione della denominazione della ditta da "ELETTROMECCANICA ZANGI" in "MECCANICA ZANGI", entrambe le diciture sono seguite dal nome del proprietario, Veglio Zangirolami.
Nello stesso documento viene precisato anche la corretta attività della ditta:
"Lavorazioni meccaniche in genere e fabbricazione di mulinelli per la pesca" |
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Nel 1956, 14 novembre, viene registrata una modifica dell'indirizzo della società, che si trasferisce in Via Challant n.36, e anche della descrizione dell'esercizio definitivo in:
"Lavorazioni meccaniche di precisione in genere, lavorazione propria di mulinelli per la pesca a lancio e fucili per la caccia subacquea".
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L'ultimo atto registrato alla Camera di Commercio di Tornino da Veglio Zangirolami, riguarda la "Denuncia di Cessazione" dell'attività, ed è datato 16 marzo 1973.
Quanto successo dopo credo sia ormai conosciuto da tutti, la ZANGI venne ceduta alla CopTes, una nuova società appena nata e di proprietà di due soci, Giovanni Coppola e Silvio Tessa, che ne continueranno la produzione per circa un decennio….
... ma questa è un'altra storia ! |
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Sergio Di Marco - Ottobre 2020 |
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