A mio parere, dopo molte ricerche nel WEB, che non hanno dato alcun esito, e dopo aver attentamente analizzato l’oggetto mi sono fatto una opinione personale di questo Marchio. La sigla è composta da due parti la AR, potrebbe indicare la voce Articoli, e la TES, Tessitura, quindi Articoli per Tessitura, in effetti le attinenze sono molteplici.
Questo mulinello in passato, è stato classificato tra i Nettuno, ma come evidenziato dall’Autore, non ha nulla a che fare con il Marchio Nettuno, è palese intuire, che in questo caso si tratti di un “modello” NETTUNO non di un Marchio.
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Artes, differenze tra I e II versione |
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Uno degli aspetti più affascinati della attività di raccolta di vecchi mulinelli, è questa che mi accingo a raccontare.
Ho passato quasi metà della mia vita a collezionare mulinelli sopratutto Nettuno, (solo da poco ho potuto verificare che questo mulinello non ha niente a che fare con i prodotti della Casa di Nova Milanese).
Per lungo tempo ho cercato questo modello e nonostante la lunga militanza negli ambienti del Collezionismo e le manifestazioni del settore, non ne avevo neanche mai sentito parlare.
E all’improvviso, ecco apparire come dal nulla, un esemplare in Inghilterra, che prontamente ho acquistato.
La cosa straordinaria è stata che dopo pochi giorni, in occasione di una Fiera, ho quasi per caso, trovato addirittura quello che sembra un prototipo o comunque una versione precedente. Vediamo le differenze:
- Questa esemplare non ha nessun tipo di frizione, mentre la successiva ne ha addirittura due;
- Nonostante queste deficienze, il peso è superiore di dieci grammi, dovuto sopratutto a gli spessori dei particolari, molto generosi, non è anodizzato;
- Il guidafilo è incastonato nel corpo anzichè esterno;
- Il contrappeso di bilanciamento del pomo manovella è più piccolo.
Il numero di serie “25”e comunque modesto, e quindi lascia spazio all’ ipotesi che si tratti di un prototipo.
Analizziamo questo raffinato oggetto, molto curato nei dettagli, la realizzazione meccanica è ottima, le parti sono state anodizzate di un bel celeste chiaro.
La bobina è realizzata da pieno per tornitura, ed è montata su bronzina autolubrificante, il pomo manovella in alluminio, è bilanciato con un contrappeso in acciaio posto a 180°, e dotato inoltre di un anello guidafilo per il lancio.
Ma la particolarità, sta nella realizzazione di una frizione rapida, mai vista su questo tipo di raccoglitori, si tratta di una leva posta al lato opposto della manovella, che ruotando su due piani inclinati, ne determinano una escursione in avanti, che provoca il serraggio della bobina.
Il pescatore può comunque scegliere di utilizzare la frizione “normale”, azionata dal classico pomo al centro della bobina, oggi lo chiameremmo <<FULL CONTROL>>.
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Renzo Di Paolo - giugno 2013 ( ultimo agg.nto gennaio 2014) |
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