Descrivere un mulinello che riporta seppure non nell’ordine corretto le mie iniziali con addirittura in evidenza il nome, non è cosa semplice, sono pervaso dalle sensazioni.
Si tratta di uno dei tre modelli costruiti dalla DRP. Questo è di taglia media, la bobina è molto simile a quella del Linx ma leggermente più grande.
Su LANCIARE di Giovanni Randone Olgiati 1943, veniva così descritto:
“R (DRP) Mulinello semplice, con cricco. In scatola con sacchetto di tela”.
Le caratteristiche, le potrete apprezzare dalla pubblicità riportata in copia, il mio compito sarà quello di svelare alcuni dettagli che spesso sfuggono ai più.
La bobina è svitabile,ovvero, si può sostituirla senza alterare il valore impostato nella frizione; considerando l’epoca (siamo nel 1940), era una vera raffinatezza. Il guidafilo, in acciaio trattato, è rotante, di solito erano fissi. La corona è realizzata in "Bakelite"*, mentre il pignone è in acciaio. Nel supporto esterno della corona, si trova il classico forellino per la lubrificazione del suo asse.
Ci sono ancora molti dubbi sulla origine della DRP, la sorte non ci aiuta, nella bobina si trovano degli indizi che purtroppo non si riescono a decifrare correttamente perchè sono sovrapposti, si leggono “MB, VAMP?, MILANO”.
Infine alcune curiosità, i costruttori, hanno sbagliato il senso della filettatura per il fissaggio della manovella, la stessa risulta essere destrorsa, questo significa che è impossibile avviare la rotazione del mulinello in quanto, così facendo, la manovella si svita. Per ovviare al difetto, sono ricorsi ad una spina, che blocca l’assieme.
Seconda curiosità, anche il famoso Giovanni Randone Olgiati, ci ha messo del suo, descrivendo il mulinello “con cricco” indubbiamente questo mulinello ne è sprovvisto.
Terza curiosità, le scritte del marchio, sono capovolte, per poterle leggere, bisogna ribaltare il mulinello.
Quarta curiosità, in questo periodo, primavera 2015, sono state rinvenute alcune rarità, tutte stranamente riportanti, il numero progressivo <<19>>?!?!...
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