Ringrazio l'amico collezionista Luigi Colombo per avermi inviato le foto di un suo prototipo il cui corpo presenta un curioso prolungamento che forma una "coda di pesce".
Questo singolare mulinello è stato recuperato dal web e il venditore ha precisato che veniva adoperato da un anziano pescatore sulle rive del lago di Lecco.
E' sempre molto difficile datare questa tipologia di prodotti: considerando la fattura e i dettagli tecnici, protrebbe essere stato prodotto durante o poco prima del secondo conflitto mondiale, come successo per altri esempi del genere.
Relativamente agli aspetti tecnici, non avendo potuto analizzare il mulinello da vicino, ho dovuto far riferimento alle sole immagini da cui si evince che, per la sua realizzazione, sono state riciclate parti di altri modelli (parte del piede, pomo manovella e probabilmente anche la girante e la bobina).
Il corpo centrale in alluminio è
lavorato a mano e il supporto dell'asse della corona mostra una propabile riparazione, come ho evidenziato nel dettaglio della penultima foto. Il carterino laterale ha forma circolare e credo sia fissato a pressione. A differnza del corpo, la girante e la bobina sono state realizzate sagomando un lamierino.
Anche il particolare prendifilo (fisso), di forma circolare, è stato ricavato da un piccolo lamierino ed è fissato esternamente alla girante con due rivetti.
Come intuibile, nella fase di recupero occorre inserire manualmente la lenza nel prendifilo facendola passare nell'intaglio sul bordo del cerchio come evidenziato nell'ultima immagine della scheda.
Un piccolo dettaglio: la meccanica interna è priva del meccanismo dell'antiritorno ma permette il movimento alternato della bobina.
Se si analizzano bene le varie foto ci si accorge che in origine anche il corpo del mulinello era verniciato in nero.
Ecco alcune dettagli tecnici: