Purtroppo, a causa della scarsità di informazioni storiche, spesso i mulinelli italiani sono stati registrati nella letteratura con la sola denominazione del modello. Da sempre, ad esempio, abbiamo chiamato gli "Albatros" unicamente con questo nome, anche se molti di noi hanno sicuramente notato all'interno del carter, dalla terza serie in poi, l'acronimo: B.S.T. |
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Il grande esperto Silvano Baraldi, già in una sua pubblicazione del 2007 afferma che il mulinello veniva costruito da Beniamino Sobrito a Torino e, già da ciò, avremo potuto chiamare il prodotto con, appunto, le iniziali B.S.T.
Questa sigla è riportata, come possiamo evincere dalle foto sul braccio della manovella di un raro esemplare, nonché all'interno del carter degli esemplari dalla terza versione in poi. Inoltre, ad ulteriore conferma, si aggiunge un raro esemplare da poco ritrovato; si tratta di una terza versione con una grande particolarità di avere l'impugnatura della manovella in gomma marcata B.S.T.! |
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A questo punto la domanda è legittima: saranno esistiti altri modelli prodotti da questo marchio?
La B.S.T. (Beniamino Sobrito – Torino) aveva sede in strada del Contello n.29, ed era piuttosto nota per la produzione del vetro…
chissà cosa l'ha spinta a dedicarsi alla produzione di mulinelli?
Gli Albatros (che sono finora gli unici modelli conosciuti e prodotti dalla B.S.T.) si rinvengono con una miriade di piccole differenze, dovute forse al tentativo di eliminare piccoli errori di progettazione o di ridurre i tempi di produzione. Infatti è difficile trovarne due uguali; piccolissimi dettagli fanno sì che la loro classificazione risulti molto complicata.
Per semplificare, tratteremo alcuni esemplari ai quali assegneremo una cronologia dettata per lo più da macro differenze e dalla nostra esperienza di collezionisti. |
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Varie tipologie di bobine Albatros rinvenute tra diversi esemplari della mia collezione e i ricambi. |
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Renzo Di Paolo - ottobre 2018 |
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