La COPTES venne fondata nel 1972 acquisendo il prestigioso marchio ZANGI. Il nome della società è costituito dalle iniziali dei cognomi dei due soci fondatori: Giovanni Coppola e Silvio Tessa. |
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Giovanni Coppola (foto di Silvano Baraldi) |
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Dopo qualche tempo Giovanni Coppola rilevò le quote dell'amico S. Tessa restando di fatto l'unico proprietario dell'azienda che aveva sede in via Challant a Torino.
Oltre a produrre con il nuovo marchio buona parte dei modelli della ZANGI, nel 1975 venne acquisita anche l'Alcedo e ne venne mantenuta la produzione fino al 1982. |
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Oltre ai prodotti dei precedenti marchi, vennero realizzati anche nuovi mulinelli come il grosso Coptes 520 (a completamento dei modelli 320 e 420), il "Mariner Alcedo" (con il sofisticato meccanismo del movimento alternato differenziato della bobina), il Jolly De Luxe (similare al precedente Sprite), l’innovativo Coptes 500 e tutta la serie Gemini, Alcedo Gemini e Gemini Super e gli Alcedo Pelican 1. Inoltre, continuò anche la produzione per conto dei prestigiosi marchi esteri come Orvis, OldPal e Webley. |
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Un aneddoto curioso è quello riportato dall’amico Silvano Baraldi, nell’edizione "Mulinelli da Pesca Italiani" – Vol. II 2007, che documenta una confidenza diretta del Sig. Giovanni Coppola.
Questi, nel 1973, incontrò a Torino l’amministratore delegato della Jhonsons (multinazionale di detergenti, prodotti per la casa e per l’igiene personale), che volle visitare la fabbrica che produceva il suo mulinello preferito, l’Orvis 100. |
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La visita si concluse con un'offerta miliardiaria (nelle vecchie Lire) per l’acquisto dello stabilimento, rifiutata con difficoltà e con qualche rimpianto dal Sig. Coppola. |
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Come per la Zangi e tanti altri marchi italiani, anche i prodotti CopTes sono stati commercializzati e apprezzati all’estero. In alcuni casi e per particolari prodotti, la produzione estera era più ampia di modelli rispetto a quella nazionale. Basti pensare ai molteplici modelli Orvis che non trovano tutti una diretta corrispondenza a quelli per il mercato nazionale / europeo. |
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Oltre ai mulinelli la produzione Coptes comprendeva anche un ridotto settore dedicato ai fucili subacquei, gli arpioni e alle fiocine. |
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Come già segnalato nei capitoli dedicati ai prodotti Zangi, al passaggio di proprietà, parte della produzione Coptes rispecchiò in toto quella del precedente marchio sia per colorazioni che per modelli; in molti casi veniva applicata sul rotore un'etichetta che riportava la scritta "Coptes Torino". Oggi tale etichetta facilita enormemente la giusta catalogazione da parte dei collezionisti ed appasionati. |
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De Pelikaan - Amsterdam - era la società che importava i mulinelli CopTes in Olanda e nelle nazioni vicine. |
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Da consultare anche: |
Collana libri: "Mulinelli da Pesca Italiani" di Silvano Baraldi - COPTES - (sfogliabile / stampabile) |
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